Manifesto

Nell’era della frenesia, della smisurata e sterile quantomai vorticosa produzione di linguaggio parlato, digitato, instant-messaggiato, compresso, criptato, autocorretto e infine dimenticato,

Wortees rivendica

la concretezza della parola, dello spazio bianco, della fibra del silenzio e del significato organico.

Wortees è una dichiarazione da indossare, è inchiostro; è un atto di responsabilità verbale; è polisemia indelebile del carattere che abbiamo impresso e che ci portiamo addosso.

Wortees custodisce

il potenziale che irradia dalla lingua, la definizione letterale di una lotta contro il paradigma dell’aggiornamento perpetuo, del feedback immediato, del fraseggiare prefabbricato e suggerito.

Wortees ricerca, Wortees è poliglotta.

Wortees rispetta

la dignità di ogni termine inconsueto, gergale, desueto, abusato, neologico, arcaico, trascurato, travolto, incantato.

Wortees celebra

il potere dell’enunciazione, l’infinita sinonimia della meraviglia, il lemma ambiguo, l’accezione singolare, la lallazione erotica.

Wortees è la pienezza recondita, la semiosi inarrestabile, il nucleo radicale, l’originale aderenza all’etimo e dell’emozione.

Come dire: senso, bellezza. Amore.